FEDELTA’ E AMORE

 

Cos’è la fedeltà per le Costellazioni Familiari

 

All’interno di una relazione di coppia un concetto molto spinoso è quello legato alla fedeltà.

Generalmente c’è la tendenza a giudicare questa situazione in maniera univoca senza valutare la complessità della vita umana.

Per principio direi che la fedeltà, secondo le Costellazioni Familiari, potrebbe essere intesa come un compito comune a due persone, una responsabilità comune, nella conduzione della famiglia, nel caso ci siano figli. In caso contrario assume significati diversi.

In pratica, nel caso ci siano figli, viene richiesto reciprocamente dai due partner di rispettarsi e mostrarsi affidabili verso il compito comune.

Questo conferisce equilibrio alla coppia e rinforza l’amore.

Tendenzialmente però, la richiesta di un partner al suo/a compagno/a di essere fedele è la richiesta che un bambino potrebbe fare alla madre: non essere abbandonato. Il partner cioè si mette in relazione col proprio compagno/a come un figlio con la madre, non come un suo pari. In definitiva la richiesta di fedeltà (non il comportamento fedele) influenza negativamente la relazione e la sbilancia.

Due adulti non dipendono l’uno dall’altro come madre e figlio, sono autonomi e, come scrive Gibran ne “Il Profeta”: <<Le colonne del tempio s’ergono separate tra loro>>, eppure reggono perfettamente il tempio.

La pretesa e richiesta di fedeltà è impropria e allontana il/la partner. Con ciò non viene messa in discussione la fedeltà come un valore superato e inutile, anzi, se nasce dalla volontà del singolo (non dalla richiesta del partner), e dalla propria responsabilità, anche questo rinforza la vita di coppia.

Del resto, quando è presente l’infedeltà in una coppia, spesso alla base c’è un legame non risolto con la famiglia d’origine: una donna che non ha risolto il conflitto con il padre o un uomo con la madre; oppure ancora uno dei due partner irretito con antenati morti (e dunque poco presente nella coppia) può lasciare uno spazio vuoto che talvolta l’altro colma con un/a partner sostitutivo/a.

A volte convivono situazioni di coppia dove, l’equilibrio è dato dalla presenza di una terza figura compensativa.

 

La vita umana è davvero molto complessa, difficilmente incasellabile e giudicabile, al punto che gli stessi concetti di amore “perfetto”, o felicità di coppia possono avere mille sfaccettature.

Probabilmente, la capacità di essere indulgente col proprio partner e permettergli un’alta percentuale di errori, è una buona ricetta per raggiungere una felicità che sia, non grande ma “consueta”(Hellinger).